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Il Gruppo Ulisse Biomed è un gruppo biotech integrato con tecnologie proprietarie, che sviluppa soluzioni diagnostiche, con un focus su salute pubblica, diagnostica distribuita e innovazione molecolare.

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Il Gruppo Ulisse Biomed è un gruppo biotech intyegrato con tecnologie proprietarie, che sviluppa soluzioni diagnostiche, con un focus su salute pubblica, diagnostica distribuita e innovazione molecolare.


20 aprile 2025


Tempo di lettura [minuti]: 6

Innovazione Biotech e Diagnostica

Cos’è la PCR – Basi di biologia molecolare

Un’introduzione chiara e aggiornata alla tecnica PCR: la base della diagnostica molecolare moderna

Abstract

La Reazione a Catena della Polimerasi (PCR) è la tecnica fondamentale della diagnostica molecolare, utilizzata per rilevare virus, batteri e mutazioni genetiche. Inventata nel 1983, continua a evolversi grazie all’integrazione con intelligenza artificiale, reagenti ambient-stable e strumenti portatili. L’articolo spiega il funzionamento del ciclo PCR, le sue varianti (End Point, Real Time, Multiplex), le più recenti innovazioni tecnologiche, e il flusso diagnostico secondo il sistema Hyris™ di Ulisse Biomed. Un contenuto pensato per chi desidera comprendere davvero perché la PCR resta lo standard di riferimento a 40 anni dalla sua scoperta.


Snapshot

  • DNA template: il filamento bersaglio da copiare
  • Primer: brevi sequenze che innescano la sintesi
  • dNTP: i mattoni del nuovo DNA (A, T, G, C)
  • Taq polimerasi: enzima resistente al calore che copia il DNA
  • Ct (Cycle threshold): numero di cicli necessario per superare la soglia di fluorescenza nella qPCR

Introduzione

La PCR (Polymerase Chain Reaction) è una delle tecniche più rivoluzionarie nella storia della biologia molecolare. Inventata da Kary B. Mullis nel 1983, brevettata nel 1985 e premiata con il Nobel nel 1993, ha reso possibile l’amplificazione di frammenti specifici di DNA in milioni di copie in poche ore [1]. Oggi rappresenta la tecnica di riferimento nella diagnostica molecolare per identificare virus, batteri e mutazioni genetiche, dalla sanità pubblica alla medicina personalizzata. Questo articolo guida il lettore attraverso i principi fondamentali della PCR, chiarendo in modo accessibile come funziona e perché è ancora oggi alla base di tutte le innovazioni nel settore, inclusi i test portatili e l’integrazione con l’intelligenza artificiale.

1. Come funziona la PCR: il ciclo termico

Un ciclo PCR è composto da tre fasi principali:

  • Denaturazione (94–95 °C): il DNA si separa nei suoi due filamenti singoli.
  • Annealing (50–65 °C): brevi sequenze di DNA, chiamate primer, si legano alle sequenze bersaglio.
  • Estensione (72 °C): la DNA polimerasi (es. Taq) sintetizza nuovi filamenti complementari. 

Questo ciclo viene ripetuto 35–45 volte. In condizioni ideali, ogni ciclo raddoppia il numero di copie del frammento bersaglio, generando oltre un miliardo di copie in meno di un’ora. Il processo avviene in strumenti chiamati termociclatori, che regolano automaticamente le temperature.

2. Varianti della PCR: End Point, Real Time e Multiplex

La PCR non è una tecnica unica e immutabile: nel tempo si è evoluta in diverse varianti, ciascuna con applicazioni e vantaggi specifici. Tuttavia, nella pratica clinica e di laboratorio si possono identificare tre forme principali: la PCR tradizionale (o End Point), la Real Time PCR (qPCR) e la Multiplex PCR.

Queste tre versioni rappresentano le fondamenta operative su cui si basano le principali analisi molecolari odierne.

  • End Point PCR: rileva il prodotto finale su gel di agarosio, utile per verificare la presenza o assenza di un target.
  • Real Time PCR (qPCR): monitora la reazione in tempo reale tramite sonde fluorescenti. Il valore Ct (Cycle threshold) indica la quantità di DNA iniziale [2].
  • Multiplex qPCR: utilizza più coppie di primer/sonde marcate con fluorofori diversi per rilevare simultaneamente patogeni diversi nello stesso campione [3].

3. Evoluzioni tecnologiche

Anche per quanto riguarda la tecnologia PCR, l’evoluzione non si è mai fermata. Negli ultimi anni sono emerse soluzioni che ne migliorano ulteriormente la precisione, la velocità e l’affidabilità, rendendo questa tecnica ancora più adatta alle esigenze diagnostiche moderne. Di seguito alcune delle innovazioni più rilevanti:
VarianteVantaggio
Hot Start PCR
Migliore specificità, meno falsi positivi [4]
Reagenti ambient-stable
Conservazione a temperatura ambiente → logistica semplificata
Digital PCR
Quantificazione assoluta, senza curva standard
AI-assisted qPCR
Algoritmi per analisi curve Ct → rilevamento anomalie [5]

4. Il workflow moderno della PCR (con Hyris System™)

Hyris System™ consente ai laboratori diagnostici e ai partner OEM di accedere a una piattaforma completa che integra strumenti portatili, reagenti dedicati e servizi cloud AI-driven. Il catalogo di Ulisse Biomed include già soluzioni operative per diversi settori clinici e industriali, permettendo un’adozione rapida e affidabile della tecnologia PCR.

  1. Preparazione campione – Estrazione DNA o RNA (manuale o automatizzata).
  2. Setup reazione – Mix reagenti + campione in cartuccia dedicata.
  3. Amplificazione – Su bCUBE™, termociclatore compatto portatile.
  4. Analisi – Tramite bAPP™, software cloud-based con AI integrata.
  5. Report – Referto PDF XLS o CSV. 

Ulisse Biomed utilizza un sistema integrato certificato ISO 13485, ISO 27001, ISO 27017 e ISO 27018, con reagenti ambient-stable e strumentidi ridotte dimensioni e connessi al cloud, ideali per test decentralizzati.

5. Applicazioni cliniche

Le applicazioni cliniche della PCR coprono uno spettro estremamente ampio di utilizzi, in costante espansione. Dalla diagnostica oncologica alle infezioni respiratorie, passando per le malattie sessualmente trasmesse, la tecnologia PCR si adatta a molteplici contesti e tipologie di target molecolari. Grazie alla sua precisione e versatilità, viene adottata sia in grandi centri ospedalieri sia in strutture più periferiche, anche in modalità point-of-care. Tra le aree di impiego più consolidate troviamo:

  • HPV: Identifica fino a 30genotipi ad alto e basso rischio, supportando diagnosi precoci.
  • STI (infezioni sessualmente trasmesse): Rilevamento simultaneo di Chlamydia, Gonorrea, Mycoplasma, Ureaplasma e Trichomonas
  • Patologie respiratorie: Test in multimplex per SARS-CoV-2, Influenza A/B, RSV A/B in <90 min [6].

6. Confronto con altre tecnologie

La PCR non è l’unica tecnologia disponibile per la diagnostica molecolare, ma è sicuramente una delle più affidabili e versatili. Altre tecniche, come LAMP e i test antigenici rapidi, sono utilizzate in diversi contesti, specialmente per la loro velocità o semplicità d’uso. Tuttavia, ciascuna presenta vantaggi e limiti specifici in termini di sensibilità, specificità, infrastruttura necessaria e capacità di quantificazione. Di seguito una comparazione sintetica tra le principali tecnologie attualmente impiegate.
Aspetto PCR LAMP Test antigenico
Sensibilità Alta Media Bassa
Specificità Molto alta Media Variabile
Multiplexing Fino a 8 target Limitato N/A
Quantitativo No No
Tempo totale 60–120 min 20–45 min 15 min
Infrastruttura Termociclatore Semplice Nessuna

Nota bibliografica: i dati comparativi sulla sensibilità e specificità delle tecniche diagnostiche derivano da studi pubblicati su riviste peer-reviewed, tra cui MDPI Diagnostics (doi.org/10.3390/diagnostics13061082), BMC Infectious Diseases (doi.org/10.1186/s12879-024-09574-9) e Clinical Microbiology Reviews.

Conclusione

A quarant’anni dalla sua nascita, la PCR continua a essere il pilastro della diagnostica molecolare. La sua capacità di evolversi nel tempo — incorporando innovazioni come la digitalizzazione, la miniaturizzazione e la stabilità ambientale dei reagenti — ne ha fatto uno strumento imprescindibile per moltissimi ambiti clinici. Guardando al futuro, ci si attende che la PCR integri in modo sempre più profondo l’analisi dei dati tramite intelligenza artificiale, accelerando la lettura delle curve di amplificazione e identificando automaticamente pattern atipici, segnali deboli o potenziali falsi positivi. L’integrazione dell’AI nei flussi operativi — come avviene nella piattaforma Hyris System™ — non solo aumenta l’affidabilità diagnostica, ma semplifica anche il lavoro degli operatori, consentendo un’adozione più ampia in contesti decentralizzati. In parallelo, si prevede l’ampliamento del portafoglio applicativo, con nuovi pannelli diagnostici dedicati a patologie emergenti, screening oncologici precoci, e test predittivi legati alla medicina personalizzata. La PCR non è più soltanto una tecnica da laboratorio: è una tecnologia in movimento, pronta a ridefinire gli standard della diagnostica molecolare globale.